Lentamente Muore

lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qulcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda

Dolore alla Schiena

Dolore alla Schiena
Una lettura diversa del dolore alla schiena. E' luogo comune pensare che il dolore alla schiena sia causato solo o quasi esclusicamente da fattori osteo-arto-muscolari, (ossa, muscoli, tendini, legamenti, ernie, protusioni, ecc...). In realtà studi e ricerche più o meno recenti, ci portano a considerare il dolore di schiena anche sotto altri aspetti; viscerale e psichico. Dal punto di vista vicerale, Barral noto Osteopata francese, riprendendo i principi propri dell'Osteopatia, Unità del corpo, capacità di autoregolazione e autoguarigione, e relazione fra struttura e funzione, ci mette difronte al fatto che, da un punto di vista anatomo-funzionale esista una relazione tra visceri e struttura, e come l'uno influenzi l'altro e viceversa. Entrando nel vivo, possiamo affermare come, alcune lombalgie possono essere legate a disturbi del colon (colon irritabile, infiammazioni croniche del colon come il morbo di Crohn, colite ulcerosa, diverticoli, poliposi fino ad arrivare al cancro del colon),oppure a infiammazioni alla vescica, agli orani della riproduzione della donna, prostata ecc... lombosciatalgie, lombocruralgie possono essere causate da infiammazione ad un rene,(calcoli, renella, nefropatie, tumore), dorsalgie possono essere causate da infiammazilne ai polmoni, infiammazione al pericardio ecc..., cervicalgie possono essere causate da (gastrite, ernia iatale ecc..). Tutto questo è possibile proprio per la correlazione che esiste tra la colonna vertebrale e l'organo o viscere corrispondente. La colonna formata dalle vertebre riveste il midollo spinale. Fra le vertebre attraverso il foro intertrasversario escono i rami nervosi che vanno a innervare gli organi ed i visceri, quando le vertebre per un qualsiasi evento perdono il loro allineamento, ed il foro diventa più piccolo, le informazioni nervose arrivano meno chiare, ed anche il sistema venoso e arterioso è meno attivo. E' da questo momento che inizia un circolo vizioso che porterà nel tempo problemi sempre più importanti fino ad arrivare alla patologia.

DOLORE ALLA SCHIENA DI NATURA VISCERALE

DOLORE ALLA SCHIENA DI NATURA VISCERALE
UNA LETTURA DIVERSA DEL DOLORE ALLA SCHIENA Altro aspetto importante riguarda le restrizioni fasciali. Il corpo umano è rivestito da un tessuto chiamato FASCIA.... (tessuto connettivo), quest'ultimo è un tessuto che ha molte funzioni che si possono riassumere in funzione di sostegno e metabolica. In breve la restrizione fasciale è un cambiamento strutturale della fascia causato da eventi traumatici che si ripetono. Per evento traumatico non si intende solo il risultato di una caduta piuttosto che un colpo ricevuto ecc.. ma anche la cicatrice lasciata da un intervento chirurgico, vizi posturali, ciclo mestruale doloroso, infiammazioni croniche, fino ad arrivare alle "cicatrici" di origine psichica ecc.... In breve, come esempio generico sappiamo che l'intestino è lungo circa 8 metri ed è sostenuto da una membrana il mesentere. Le radici del mesentere si portano dallo sfintere duodeno-digiunale fino alla valvola ileo-cecale. Da qui il mesentere si unisce alla parete anteriore dell'addome e alla porzione superiore dell'articolazione sacro-iliaca. Dunque una infiammazione del duodeno potrebbe portare ad una restrizione del mesentere (fascia) e di conseguenza a una sofferenza del tratto lombare con relativo dolore......

DOLORE ALLA SCHIENA DI NATURA PISICOSOMATICA

DOLORE ALLA SCHIENA DI NATURA PISICOSOMATICA
Dal punto di vista psicosomatico la ricerca del S.I.R.E.R. (Società Internazionale di Ricerca e studi del Rachide), e gli studi del Prof. Nachemson Alf Direttore del dipartimento di Ortopedia dell’Università svedese di Goteborg, affermano che la maggior parte dei dolori alla schiena sarebbero l’espressione locale di ansia, stress, depressione, o di altri disagi psicologici. In linea di massima nella vita quotidiana i muscoli erettori della colonna, in mancanza di esercizio fisico, sono influenzati da fattori emozionali che fanno contrarre o rilassare questi muscoli. In situazioni di calma e serenità psico-emotiva i muscoli e la fascia della colonna vertebrale, e non solo, si trovano in una condizione di riposo. Diverso è quando un individuo vive una situazione di stress “cattivo” continuo e costante a causa per esempio di problemi sul lavoro, disordini familiari, conflitti emotivi ecc… i muscoli in questo caso si contraggono si tendono e vanno incontro ad affaticamento e dolenzia. Questa situazione diventa patologica e nel tempo porta a dolore cronico.

- Terapia INTERX

INTER-X Neurostimolazione Interattiva














La tecnologia InterX ha un metodo “unico” di coinvolgere ed attivare le risorse endogene dell’organismo e di assistere ai processi di gestione del dolore e dell’infiammazione. Il modo in cui gli impulsi elettrici vengono trasmessi all’organismo rende la tecnologia InterX assolutamente differente dalla neurostimolazione convenzionale per tre aspetti principali

- Neurostimolazione Interattiva – Le caratteristiche elettrofisiologiche della cute e dei tessuti sottostanti hanno differenti proprietà in caso di infiammazione o infortunio, rispetto ai tessuti sani. InterX è sensibile a queste differenze ed adatta in tempo reale il suo segnale per fornire il livello di stimolazione necessario. Man mano che l’organismo reagisce alla stimolazione, gli impulsi si regolano dinamicamente ed autonomamente al feedback del corpo, ottenuto attraverso il contatto degli elettrodi con la cute.

- Esegue una scansione per localizzare i punti di trattamento ottimali – La tecnologia InterX utilizza la capacità di identificare i cambiamenti delle caratteristiche elettrofisiologiche tissutali per fornire al terapista un feedback utile per il riconoscimento dei punti di trattamento ottimali. Gli elettrodi concentrici vengono appoggiati alla cute e fatti scorrere su di essa senza la necessità di gel conduttivi, per eseguire una scansione delle aree a bassa impedenza. Il feedback è fornito in differenti modalità, che vanno dai cambiamenti dello scorrimento dello strumento sulla cute a delle letture numeriche evidenziate sullo schermo. Tali segnali fanno riferimento alle condizioni del tessuto immediatamente sottostante gli elettrodi.

- Trattamenti specifici e mirati – Una volta individuata la localizzazione del trattamento, si possono applicare trattamenti mirati per quell’area. L’abilità di erogare un trattamento così specifico per i tessuti che hanno subito un trauma neurologico a seguito di un infortunio, migliora in modo esponenziale la percentuale di recupero.
CARATTERISTICHE
1.       Trattamento possibile a qualsiasi stadio del processo infiammatorio

2.       Trattamento possibile ovunque
3.       Stimola le fibre A(d) e le fibre C
4.       Impulso che cambia autonomamente
5.       Ottimo effetto antalgico
6.       In grado di identificare le aree da sottoporre a trattamento
7.       Indica quando il trattamento è stato completato
InterX può essere utilizzato a qualsiasi stadio del processo infiammatorio  La maggior parte delle terapie fisiche strumentali può essere utilizzata dopo la fase di riparazione tissutale.
Nella Fase Pre Infiammatoria:
-    Attenua la risposta neurologica al trauma
-    Riduce l’iper-reazione dell’organismo al trauma e di conseguenza l’accumulo eccessivo di essudato infiammatorio
Nella Fase Infiammatoria:
-    Ridurrà gli effetti dell’infiammazione:
-    Diminuzione dell’Iperemia e dell’Edema a seguito del trattamento
-    Riduzione del Dolore
-    Studi Termografici dimostrano una riduzione della temperatura nell'area di trattamento.
Nella Fase di Riparazione e Rimodellamento è d'aiuto nella riduzione dei tempi di recupero stimolando:
-    La micro-circolazione (aumentando l’apporto di ossigeno e di sostanze nutritizie nei  tessuti)
-    Il flusso linfatico per la rimozione delle cellule necrotiche
-    La mobilitazione di Neuropeptidi ed altri mediatori per la riparazione tissutale
-    Il rilassamento muscolare e la rieducazione motoria

  Quale è il rapporto tra variazione dell’impedenza e dolore?
La cute non è solo una barriera esterna ma ha varie funzioni dinamiche e una di queste è la comunicazione. Infatti disfunzioni somatiche e viscerali sono proiettate con precisione sulla cute. La pelle e il sistema nervoso condividono la stessa origine embriologica (ectoderma). Ciò spiega alcune delle ragioni per cui effettuando delle manipolazioni manuali e, o terapie strumentali sulla cute si ha una risposta sia su funzioni somatiche che viscerali. Le caratteristiche elettrofisiologiche (impedenza) della cute e dei tessuti sottostanti si modificano in caso di infiammazione o infortunio rispetto ai tessuti circostanti. Lo strumento che utilizziamo per la neurostimolazione è in grado di identificare zone o aree della cute dove è in atto un processo infiammatorio acuto o cronico dandoci una lettura numerica della variazione delle normale impedenza. Le zone algiche hanno una minore impedenza rispetto alla zona sana. Inoltre in queste stesse zone si modifica lo scorrimento dello strumento sulla cute a conferma di una zona infiammata e dolente. Individuate le zone da trattare lo strumento adatta in tempo reale il suo segnale per fornire il livello di stimolazione necessario. Si instaura così con l’organismo un processo di interazione costante che consente un trattamento ottimale ed esclude i tentativi del corpo di adattamento alla stimolazione come avviene con altre forme di neurostimolazioni. Esistono trattamenti mirati in base alla patologia dolorosa e al tipo di dolore (acuto o cronico).



L’utilizzo di InterX® offfre uno spettro vastissimo di applicazioni
Gli strumenti InterX® ed i loro acessori trovano applicazione in una vasta gamma di sindromi cliniche che vanno dalla traumatologia acuta alla riabilitazione post-operatoria, al trattamento delle patologie croniche, tra cui:

•emicrania
•cervicalgia e dolore cervicale
•mal di collo, mal di spalla e spalla congelata, mal di schiena

•epicondilite (gomito del tennista)
•epitrocleite
•sindrome del tunnel carpale
•cuffia dei rotatori
•artrosi, artrosi cervicale e del ginocchio, artrite, osteoartrite
•sindromi del sovraspinoso
•gonoartrosi, spondilosi e rizoartrosi
•rottura dei legamenti (ginocchio, caviglia e legamenti crociati)
•tendinite
•lombalgia acuta e cronica, sciatalgia e lombosciatalgia
•frattura del femore

•protesi
•fascite plantare
•ernia del disco, cervicale e toracica

•scoliosi

•fibromialgia
•dolore dell’arto fantasma
•trattamento post ictus

•reumatismi
•acuzie di varia natura e dolore acuto e cronico
•algie e algia pelvica
•borsite
•crampi e spasmi
•dolore dell’anca, del braccio e del ginocchio
•dolore muscolare, lombare, neurologico e del piede e,in generale per ogni tipo di dolore post operatorio e post traumatico
•sciatica
•sinovite
•strappi e stiramenti muscolari
•lesioni parziali tendino-legamentose
•dorsalgie
•patologie muscolo-scheletriche
•ematomi e contusioni
•blocco della spalla
•neuropatie
•discopatie
•problemi della colonna vertebrale
•roblemi di contrazione
 
 
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